Una delle strade più suggestive del chierese, frequentate da pedoni e ciclisti, è Strada Buttigliera, meglio conosciuta come strada vecchia per Buttigliera.

Oltre a essere interessata dal percorso basso del Cammino di Don Bosco è parte dell’itinerario BI 3v (ciclovia Francigena-Moncenisio) della rete individuata da Bicitalia,costituisce una variante di Eurovelo 8, la ciclovia che attraversa l’Europa collegando Cadice ad Atene e rientra nella rete di interesse strategico deliberata dalla Regione Piemonte.

Bicitalia è la base di lavoro per la realizzazione della “rete nazionale di percorribilità ciclistica”, elaborata da FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) di dimensione sovraregionale o di collegamento con i paesi confinanti (vedi Eurovelo), sul modello delle diverse reti ormai realizzate con successo in diversi paesi dell’Europa a fini prevalentemente ricreativi e turistici.

Le associazioni Ciòchevale e FIAB Chieri – Muoviti Chieri, sono da diversi anni impegnati con le amministrazioni e le comunità locali nello sviluppo del progetto Pistaaa! La Blue Way Piemontese che pone tra i suoi obiettivi la realizzazione del percorsi di Bicitalia nel tratto da Moncalieri a Castelnuovo e i collegamenti a ovest con la ciclovia Eurovelo 8 nel Comune di Moncalieri e a Nord nel Comune di San Sebastiano Po.

“PISTAAA. La Blue Way Piemontese” ideato con lo scopo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del territorio  attraverso un tracciato ciclopedonale che si snoda tra sentieri e strade bianche in gran parte già esistenti mettendo in collegamento oltre 40 comuni nel territorio collinare a sud di Torino.
il collegamento tra i diversi Comuni ratificato da gran parte di essi da un patto di identità territoriale realizzato nel 2016. L’obiettivo finale sarà quello di creare una rete ancora più estesa che si potrà
ramificare interagire con il Parco del Po e con tutti gli 86 Comuni che ne fanno parte e che si sono guadagnati nel 2016 il riconoscimento di Riserva della Biosfera (MAB UNESCO).

La percorrenza “lenta” di Strada Buttigliera è un susseguirsi di incontri suggestivi di vario genere, come le cascine dove comprare prodotti locali e stagionali, maneggi che propongono passeggiate a cavallo, luoghi di pregio artistico e ambientale. Il tutto accompagnato da scorci  con panorami unici che spaziano dal Pianalto alle colline torinesi e del Monferrato, con la cornice delle Alpi sullo sfondo.

Diversi sono i punti di interesse d’eccellenza raggiungibili utilizzando Strada Buttigliera, primo tra tutti il Lago di Arignano, un contesto che costituisce la più importante zona umida della collina torinese, inserita di recente tra le aree protette della Regione Piemonte.

Proseguendo nella stessa direzione è possibile collegarsi facilmente alla rete collinare del Romanico, in cui spicca l’Abbazia del Vezzolano.

Un altro elemento da porre in evidenzia è l’interessante contesto geologico della zona attraversata, in quanto nel raggio di pochi chilometri è possibile osservare le terre argillose del Pianalto, i sedimenti pliocenici del “Bacino di Asti”e le cave di gesso di Moncucco.

Dal punto di vista normativo, Strada Buttigliera è classificata come strada locale o di tipo F.
In base alle recenti norme introdotte nel Codice della Strada, avrebbe tutte le carte in regola per essere inclusa nella categoria F-bis, così come definita:

Itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell’utenza ((vulnerabile)) della strada

Nell’attesa che venga approvato l’aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano e venga inserito il provvedimento, da tempo suggeriamo la posa lungo il percorso di cartelli stradali che segnalino la presenza di ciclisti e camminatori e invitino a moderare la velocità.

L’ultima considerazione riguarda un’altra grande risorsa ancora molto sottoutilizzata.

Pochi chieresi, compresi molti amministratori e politici, sanno che il nostro territorio è all’interno del Mab UnescoRiserva Biosfera Collina Po. L’appartenenza a tale contesto è un ulteriore elemento di valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale ed è quindi indispensabile promuoverla in ogni settore coinvolto nello sviluppo di attività sostenibili.

Anche questo aspetto rientra tra gli intenti principali del progetto Pistaaa.

La Riserva della Biosfera Collina Po è un territorio che ha ottenuto il riconoscimento MAB Unesco nel 2016 e che coinvolge 86 comuni dell’area metropolitana di Torino in cui sono presenti elementi di estremo interesse dal punto di vista naturalistico ma è anche un territorio caratterizzato da molte attività economiche e da una connotazione turistica in forte crescita. In questo senso la Riserva assume un ruolo chiave per la conservazione della biodiversità.