La pista ciclabile su corsia riservata che corre lungo strada San Silvestro, dalla rotatoria dell’istituto Vittone al rio Ravetta, non è una soluzione ortodossa, perché una ciclabile a doppio senso di marcia da un lato solo della strada, senza protezioni, dove possono passare anche i pedoni, non è prevista dalla normativa. Eppure, quella pista è molto usata fin da quando esiste, perché collega le ciclopedonali del rio Ravetta alla zona del centro sportivo e delle scuole.
Oltre a essere poco ortodossa, quella pista non ha più neppure dimensioni accettabili. Infatti, la vegetazione a bordo strada si è mangiata più di un terzo della larghezza, come si può vedere anche dai disegni della bici e del pedone. La larghezza, comprese le strisce gialla e bianca, dovrebbe essere maggiore di 2,50 metri; adesso ne rimangono 1,70-1,80. È assurdo che ad essere penalizzato sia chi si muove a piedi o in bici, mentre gli autoveicoli continuano a godere di tutto lo spazio che avevano prima. La nostra proposta è: in attesa di allargare la carreggiata e mettere in sicurezza quella pista, facciamo che, per una volta almeno, a rimetterci siano le automobili; spostiamo le strisce gialla e bianca verso la mezzeria, togliamo spazio alle auto e diamolo alla mobilità dolce